L’approccio industriale ha trasformato qualsiasi ambito, dall’agricoltura alla pesca, in produzioni volte a raggiungere numeri sempre maggiori, sfruttando allo stremo il territorio.
Il mondo degli allevatori e degli agricoltori sono infatti chiamati ad affrontare le nuove sfide imposte dai cambiamenti climatici e dei loro effetti sull’ambiente, sulla biodiversità. Ecco allora che occorre ingegnarsi! Le colture fuori terra possono essere invece un esempio di risposta al fabbisogno più sostenibile. In questo contesto, l’acquaponica potrebbe rappresentare un’idea intelligente per produzioni virtuose e sostenibili!
Ma che cos’è l’acquaponica e come funziona?
Si tratta di una combinazione e fusione tra un sistema di coltivazione idroponico che prevede di coltivare le piante fuori dal suolo, con l’impiego di soluzioni nutritive, e la riproduzione di un ecosistema naturale in cui i pesci e dei batteri, svolgendo le loro normali funzioni vitali, producono del fertilizzante perfetto per la coltivazione delle piante. Un sistema virtuoso che permette, quindi, di coltivare le piante senza l’impiego del tradizionale terriccio e di nutrirle grazie a ciò che i pesci producono naturalmente.
Si tratta di una tecnica in realtà già conosciuta da molto tempo ma stesso tempo innovativa perché crea un sistema virtuoso di recupero e riutilizzo dei rifiuti evitando così gli sprechi.
Il recupero continuo delle acque e delle sostanze nutritive: piante, i batteri presenti, pesci, tutto è utile per questo circolo virtuoso!
Anche noi abbiamo costruito il nostro sistema di acquaponica. Funziona!